Nell’ambito del percorso Qualità del movimento abbiamo inserito un corso dedicato alla voce. Il corso è aperto a cantanti, attori, speaker, insegnanti, a chi fa un uso intenso della voce o ha problemi connessi all’emissione vocale, ma anche a chi semplicemente desidera esprimersi con maggior efficacia e naturalezza.
Emettere suoni in modo da essere ben uditi senza costringere a sforzi dannosi l’apparato fonatorio, richiede un uso adeguato non solo degli organi specifici ma anche di tutto il corpo. Per quanto riguarda gli organi fonatori l’impegno deve essere minimo: le corde vocali debbono poter vibrare in libertà, nella massima delicatezza e la laringe deve essere ben posizionata allo scopo: il corpo e il respiro formano una colonna d’aria su cui poggia il suono: una piccola parte dell’aria passa attraverso le corde vocali mettendole in vibrazione. Tale vibrazione si tramuta in suono che poi si amplifica nelle cavità del corpo preposte. Il suono dunque lo crea il corpo partecipando con tutto sé stesso con grande scioltezza e tranquillità. Inoltre, intervengono le cavità corporee come casse armoniche che, oltre ad amplificare il suono, gli conferiscono caratteristiche proprie. Il suono presuppone quindi un gioco complesso e sottile di forze attive e contro-resistenti forte di una postura idonea, che rispetti gli assi di equilibrio articolari non solo in posizione statica ma anche dinamica.
Una postura adeguata si avvale di una muscolatura tonica ma rilassata (per applicare la forza attiva) e di buoni appoggi. Nell’emissione del suono alcune aree corporee sono più sollecitate: non solo il diaframma, che è il muscolo tra torace e addome, ma anche i piedi, la muscolatura pelvica e ogni zona che possa offrire una qualche resistenza alla pressione della colonna di fiato. Se ci sono forzature la voce emessa è dura, deprivata di armonici, non è udibile a distanza, nonostante ci si metta d’impegno, e quasi sempre risulta sgradevole a chi ascolta. Lo sforzo poi è la principale causa di danni alle corde vocali (infiammazioni, ispessimenti, noduli). Alcuni riescono a applicare tutto questo spontaneamente, ma per la maggioranza di noi ciò implica necessariamente un attento percorso di percezione e consapevolezza.
VOCE, CORPO E RESPIRO
Voce, corpo e respiro sono intimamente legati. Solo una respirazione tranquilla, distesa è utile: serve una respirazione non forzata la cui ampiezza nasce dagli spazi che il corpo stesso predispone rilassandosi tonicamente. La pressione negativa che si crea quando i polmoni si dilatano fa penetrare spontaneamente l’aria nella cavità toracica, senza bisogno di sforzi aggiuntivi da parte della muscolatura respiratoria volontaria. Ogni distensione muscolare favorisce l’ampiezza degli spazi, ogni tensione è un ostacolo al respiro come alla libera espressione vocale; ed è una fatica inutile, se non dannosa.
Ecco perché Catharina Kroeger e Giovanna Bucciarelli hanno pensato di organizzare, con la stessa filosofia che ispira il corso Qualità del movimento, un corso specifico per approfondire insieme le dinamiche corporee rispetto all’origine e all’emissione della voce. Catharina Kroeger, musicista e cantante (soprano), esperta del metodo Middendorf, è da anni impegnata sul fronte didattico non solo per il canto lirico ma per dare ai suoi studenti le basi dinamiche corporee dell’ emissione vocale, quale che sia l’utilizzo della loro voce. Giovanna Bucciarelli, mézièrista, posturologa, insegnante Feldenkrais, Senior trainer Movement Intelligence, Trainer Bones for Life® di Ruthy Alon, ideatrice del corso Qualità del movimento, si occupa da anni di didattica per migliorare la consapevolezza delle dinamiche muscolo-tendineo-articolari e delle applicazioni dello sforzo in ogni campo di azione, per far sì che ogni gesto sia realizzato nel pieno rispetto della fisiologia. Dato che, come abbiamo visto, la consapevolezza delle dinamiche corporee è fondamentale anche nell’ambito della creazione e dell’emissione del suono, il lavoro posturale può contribuire a fare del nostro corpo uno strumento di buona qualità in tal senso.