Qualche tempo fa, agli inizi del lockdown, mi sono imbattuta in un’intervista radiofonica a Sandro Veronesi, in cui parlava del suo libro Il Colibrì. L’immagine di questo uccellino che succhia il nettare dei fiori rimanendo immobile a mezz’aria – quindi apparentemente fermo – grazie al rapidissimo battito alare – un movimento massimamente mirato e funzionale – mi è stata di ispirazione: perché non provare a organizzare degli incontri online che consentissero alle persone, costrette in casa dal covid, di muoversi stando ferme?
Ho lanciato l’idea tra allieve e allievi, amici e conoscenti, raccogliendo entusiastiche adesioni: per tutti, infatti, uno dei grandi problemi della permanenza forzata in casa era proprio l’immobilità e il deperimento fisico ad essa connesso.